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Si diploma al conservatorio di Firenze nel 1993 e si
afferma nel jazz, collaborando con grandissimi musicisti (Richard Galliano,
Gato Barbieri, Pat Metheny, Michel Portai, Phil Woods, Lee Konitz,
Han Bennink, Paolo Fresu, Miroslav Vitous, Aldo Romano, Toninho Horta,
John Abercrombie, Kenny Wheeler, Greg Dsby, Martial Solal...) sui palchi
più prestigiosi del mondo (Umbria Jazz, Festival di Montreal,
Town Hall di New York).
Fondamentale è la collaborazione iniziata
nel 1996 - e da allora mai interrotta - con il suo mentore Enrico Rava,
al cui |
fianco tiene centinaia di concerti e incide dodici dischi.
La rivista
Musica Jazz lo proclama miglior nuovo talento del 1998. Nel 2003 riceve
il Premio Carosone e nel 2004 la rivista Swing journal gli conferisce
il New Star Award. Nel 2006 per Musica Jazz è il musicista italiano
dell'anno, insieme al suo disco Piano solo. Nel 2007, per l'americana
Downbeat è ottavo fra i nuovi talenti del jazz mondiale e la
newyorkese Ali About Jazz lo vota fra i 5 musicisti più importanti.
Nello stesso anno a Vienna riceve l'European Jazz Prize.
Nel 1998 incide un disco sulla musica leggera italiana degli anni
'30-'40 (Abbassa la tua radio). Pubblica cinque dischi per la giapponese
Venus Records. Per Label Bleu realizza un omaggio allo scrittore Oueneau
(Les ileures bleues, 2001), il disco Smat smat (2003), un disco per
trio jazz e orchestra sinfonica con P. Silvestri e l'Orchestra Regionale
Toscana (Concertane, 2004), un doppio album (I visionari, 2006) col
suo nuovo quintetto e Feldman, Fresu e Magoni come ospiti. Vince il
Premio Ciampi con il disco
"Disperati intellettuali ubriaconi", del cantautore Bobo
Rondelli. Fuori dai canoni i lavori come "La gnosi delle fanfole",
dove mette in musica le poesie di F. Maraini (1998) la "Cantata
dei pastori immobili" (2004) il disco di canzoni scandinave "Gleda" (2005).
Collabora con molti artisti in ambito teatrale e suona come solista
con l'Orchestra Regionale Toscana, la filarmonica del Regio di Torino,
la Verdi di Milano, la Santa Cecilia di Roma, diretto da J. Latham-Koenig
(con cui ha appena inciso il "Concert Champetre"
di Poulenc), C. Franklyn e J. Conlon.
Nel
2007 pubblica il romanzo "La sindrome di Brontolo".
Dal 2005 è direttore artistico del "Vivere Jazz Festival"
a Fiesole.
Il suo ultimo lavoro, Bollani Carioca, è dedicato alla musica
popolare brasiliana. Ha suonato un pianoforte a coda in una favela
di Rio. Prima di lui, Antonio Carlos Jobim. |